Descrizione
Con l’arrivo del 2025 l’Unione Terrae Fluminis è stata sciolta a causa del recesso unilaterale votato lo scorso giugno dal comune di Torricella del Pizzo. Il Sindaco Stefano Belli Franzini sottolinea che non cambierà nulla per i suoi concittadini.
“In questi anni l’Unione ha consentito di ottenere cospicui finanziamenti, di effettuare importanti progetti ed una buona programmazione, sia nelle attività straordinarie, che in quelle ordinarie. Per i cittadini di Gussola non cambierà nulla in termini di servizi: tutti quelli attivati saranno infatti assorbiti dal Comune di Gussola, così come il personale dipendente".
Il Sindaco esprime il suo rammarico per la conclusione di un’esperienza significativa sulla base di scelte effettuate, forse, senza soppesare a fondo gli effetti che avrà per la comunità e le opportunità che elimina.
“Siamo passati da una possibile fusione, allo scioglimento dell’Unione. Il governo e la politica devono dare stabilità a scelte strategiche, soprattutto per quanto riguarda i nostri piccoli comuni. Le difficoltà economiche che affronteremo nei prossimi anni, porteranno obbligatoriamente i comuni a lavorare assieme. I tagli effettuati dallo stato centrale sono solo l’inizio: le fragilità sono in aumento, così come le sempre più pressanti richieste d’aiuto che arrivano ai servizi sociali. Questi sono i veri impegni che renderanno sempre più complicato amministrare le nostre piccole realtà”.
“Un importante salto di qualità culturale e amministrativo è necessario per poter anticipare i cambiamenti che già si preannunciano”, continua il Sindaco, “cambiamenti che è meglio governare, organizzare e costruire, piuttosto che subire passivamente. Purtroppo, scelte fondamentali per la vita di più comunità sono state lasciate alla, pur legittima, decisione di pochi”.
Come previsto dalla normativa vigente, è stato nominato il liquidatore Maurizio Pellizzer che si è insediato nelle settimane scorse nella sede di Gussola e avrà tempo fino al 31 dicembre 2025 per completare tutte le operazioni necessarie alla chiusura amministrativa e contabile dell’Unione, inclusa la ripartizione dell’attivo/passivo tra i due Comuni.
“Chi ha esercitato il recesso, che è pur sempre un diritto, ha rinunciato a tutti i contributi e investimenti effettuati con finanziamenti e fondi dell’Unione” chiarisce il Sindaco Belli Franzini. “In aggiunta rimarranno a suo carico i pagamenti dei vari impegni assunti in questi anni. Il procedimento è ben codificato dalla norma, vedremo in futuro gli effetti di tale scelta e i risultati che porterà. Sicuramente il 2025 sarà un anno di transizione e assestamento. Per quanto ci riguarda, siamo pronti per ripartire e proseguire con il raggiungimento degli obiettivi di mandato”.